29/04/10

Mamma che ridere! terza puntata...



L’arrivo di un bambino è come uno tsunami, ti impone ritmi e abitudini completamente nuovi: l’ordine lascia il posto all’inaspettato, il giorno prende il posto della notte, le ore di sonno si contano sulle dita di una mano, i pasti a orari improbabili, la casa che si trasfoma in un campo di battaglia, tuo figlio vispo e iperattivo 25 ore su 24... E tu che ti chiedi (a bassa voce, ma non troppo): “Ma quando finirà tutto questo?!?”

Questa è la terza traccia da cui prendere spunto per raccontare le vostre esperienze!

Io dal canto mio posso dirvi che...
Viola ha sempre avuto abbastanza chiara la differenza tra notte e giorno, solo che eraa convinta che si dovesse restare svegli sempre ed io se non dormo mi trasformo in un serial killer assetato di sangue! 
Quando finalmente si addormentava obbligavo TUTTI a bisbigliare quando la creatura dormiva perchè vivevo nel terrore che si potesse svegliare.
Mi ricordo che di interminabili passeggiate che mio marito faceva di notte, con la pupa nel trasportino, nel disperato tentativo di sedarla.
Una volta in particolare, eravamo in campagna, lei si è svegliata urlando alle 3 del mattino e dopo due ore, stremata e disperata ho svegliato Michele e gli ho passato "l'oggetto urlante".
Lui si è fatto altre due ore di dondolii, canzoncine, ninne, orsetti, suppliche, disperazione totale per svenire assieme alla creatura sull'amaca alle 7 del mattino!
Alle 7,30 li ho trovato addormentati sull'amaca in giardino con una copertina addosso...più che addormentati, svenuti!

Ora tocca a voi!

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